Professionista dei tarocchi: che cosa fa un cartomante? Quando è nata questa figura?

Professionista dei tarocchi: che cosa fa un cartomante? Quando è nata questa figura?

Giugno 11, 2021 0 Di Arianna

Per chi crede in queste cose, un professionista dei tarocchi può essere una vera e propria ancora di salvezza. Il cartomante è, infatti, un professionista che ha l’abilità di prevedere il futuro attraverso la lettura delle carte.

Fare il cartomante non è un mestiere facile: per prima cosa deve avere a che fare di continuo con i pregiudizi, e saperli ignorare di conseguenza, La seconda cosa che deve sapere fare è essere in grado di mettere a suo agio i clienti, mostrando una grande empatia.

Chi fa il cartomante, solitamente, ha spiccate doti di lettura della persona, oltre che conoscenze in psicologia. Questo perché il professionista non solo deve mettere a suo agio il cliente, ma deve saper infondere sicurezza con il linguaggio verbale e quello para-verbale. Il cartomante, durante le sedute, agisce come una sorta di psicologo, ascoltando i problemi del suo cliente, e rassicurandolo se occorre.

Il lavoro del cartomante, dunque, non è soltanto quello di guardare delle carte e interpretarle, bensì quello di captare le emozioni della persona davanti a lui, attraverso le posture e le espressioni, e guidarlo verso la sicurezza personale, e l’autorealizzazione. Il futuro che il cartomante prevede, dunque, non è dato solo dalle carte estratte, ma anche da queste indicazioni che “legge” durante il contatto con questa persona.

Professionista dei tarocchi: quando nasce questa figura e perché

Il mestiere del professionista dei tarocchi, nasce nel medioevo, quando le carte erano usate a scopo divinatorio. Questi mazzi, però, non avevano nulla a che fare con quelli di oggi, poiché servivano soltanto a predire la volontà divina, e non il futuro del singolo individuo.

Il primo mazzo per le predizioni fu stampato solo nel XVII secolo in Inghilterra da Dorman Newman. Queste furono acquistate da John Lenthall, e furono diffuse solo alcuni anni dopo con una sorta di guida allegata contenente le indicazioni per fare predizioni con le stesse. In quel periodo, però, la cartomanzia era utilizzata solo da pochi benestanti, e non accessibile a tutti.

Solo nell’Ottocento quest’arte attirò l’attenzione di occultisti e di esoteristi, che cominciarono ad specializzarsi nel campo.

Come avviene un consulto con il cartomante

Chi desidera fare un consulto con un professionista dei tarocchi, deve avere una predisposizione positiva nel campo, e approcciarsi senza pregiudizi.

Solitamente la seduta avviene in un ambiente di lavoro che è familiare al cartomante, una sorta di ufficio, allestito appositamente. Qui, il cartomante cerca di conoscere il suo paziente, prima di incominciare la seduta.

Durante la seduta, il cliente pone delle domande sulla sua situazione o sul suo imminente futuro, a cui il cartomante dovrà poi rispondere.

La predizione del cartomante è basata su una sensazione emozionale, ma anche su statistiche tratte dai racconti iniziali della persona. L’effetto finale, per chi ci crede, sarò un rilassamento a livello psicologico in merito al suo problema.