Chi era Giovanni Cassini? Per cosa è noto?

Chi era Giovanni Cassini? Per cosa è noto?

Maggio 1, 2023 Off Di Claudia

Il cielo nel Seicento rappresentava ancora delle incognite, e tra gli astronomi dell’epoca va ricordato il ligure Giovanni Cassini, che fu anche matematico, ingegnere, medico e biologo. Ma per quali studi è noto? Cosa si sa della sua vita?

La sua biografia

Giovanni Domenico Cassini è nato l’8 giugno 1625, a Perinaldo (Imperia), che all’epoca faceva parte della Repubblica di Genova. Fu proprio nel capoluogo ligure che frequentò il Collegio dei Gesuiti, dove compì i suoi studi. Negli anni si guadagnò la fama di astrologo quando, nel 1649, preannunciò la vittoria di papa Innocenzo X, ma non volle mai essere definito tale.

Già a venticinque anni venne considerato un eminente studioso, tanto che gli venne offerta la cattedra di Astronomia all’ateneo di Bologna. Fu nel soggiorno bolognese che osservò il cielo, aggiornando le tavole astronomiche, e per questi suoi studi, nel 1669, il ministro francese Jean Baptiste Colbert lo invitò a Parigi, su incarico di Luigi XIV, il re Sole, che gli propose di realizzare e dirigere un osservatorio astronomico. Lui accettò e continuò con i suoi studi, diventando anche membro dell’Accademia Royale des Sciences di Parigi. Nel 1673 ottenne la cittadinanza francese e sposò Geneviève Delaistre, che gli diede diversi figli. Nel 1710 fu colpito da cecità, che lo costrinse a lasciare gli studi e morì nella capitale francese due anni dopo. La direzione dell’osservatorio passò a suo figlio e ai suoi nipote, per tre generazioni.

Diversi sono i tributi alla sua memoria, oggi: a lui sono intitolati la sonda Cassini-Huygens lanciata da Cape Canaveral su Saturno nel 1997, l’osservatorio astronomico del dipartimento di astronomia dell’università di Bologna, due licei a Sanremo e Genova ed un altro osservatorio nella sua città natale, realizzato tra il 1988 ed il 1989.

I suoi studi

Negli anni in cui fu professore a Bologna, compì vari studi sul Sole e i suoi movimenti, con una meridiana di 66,8 metri di lunghezza che fece realizzare nella chiesa di San Petronio, in sostituzione di quella precedente, che era stata distrutta. Riuscì con questo strumento a compilare nuove tavole sul movimento continuo del Sole, più precise di quelle passate.

In seguito, con altre attrezzature all’avanguardia, per l’epoca, dedicò nello studio del cielo una particolare attenzione a Saturno e i suoi satelliti, tracciandone una dettagliata mappatura, che poteva essere d’aiuto nelle rotte marittime. Scoprì anche dei cambiamenti importanti nel pianeta Marte, che mutava in alcuni momenti dell’anno.

In Francia, nella sua nuova sede, arrivò a identificare altri satelliti di Saturno, ossia Giapeto, Rea, Dione e Teti, e scoprì la separazione presenti negli anelli del pianeta, che oggi è nota come “divisione di Cassini“.

Nel 1679, all’Accademia reale francese delle scienze, espose una mappa della Luna molto dettagliata, risultato di altri studi e osservazioni del satellite e dell’attrazione delle maree.