Fu la prima maratoneta: ecco chi è Kathrine Switzer e cosa ha fatto

Fu la prima maratoneta: ecco chi è Kathrine Switzer e cosa ha fatto

Maggio 13, 2023 Off Di Claudia

Non tutti conoscono Kathrine Switer, ma può darsi che ci sia imbattutti in una sua foto online in cui corre, mentre altri atleti cercano di bloccarla. Questo perché la Switzer fu la prima donna a correre la maratona di Boston nel 1967, e la cosa non era certo ben vista da tutti. Ma cosa si sa di lei? E della sua famosa corsa?

La sua biografia

La Switzer nacque il 5 gennaio 1947 ad Amburgo, in Germania, nella famiglia di un maggiore dell’esercito americano. Due anni dopo, la famiglia tornò in America e lei proseguì i suoi studi nello stato della Virginia. Si laureò a New York in giornalismo e letteratura inglese, nell’anno in cui corse la famosa maratona. Dopo quella famosa corsa ne fece altre, vincendo poi nel 1974 la maratona di New York. Fu una pionera per le donne che volevano correre.

Nel 1968 sposò Tom Miller, che l’aiutò durante la gara contrò “l’attacco” (ben fotografato) di Jock Semple, ma divorziarono nel 1973. Dopo un’altra relazione, si sposò con il corridore neozelandese Roger Robinson nel 1987. Sembra anche che abbia fatto pace con Semple, e i due diventarono amici.

La gara

Kathrine riuscì ad evitare l’esclusione alla maratona, registrandosi solo con le iniziali del suo nome, ottenendo il numero 261. Una volta saputo l’errore, i giudici cercarono di intervenire, arrivando a strattornarla, ma riuscì a resistere. Anche se Jock Semple cercò anch’esso di mandarla fuori gara, lei terminò la corsa in quattro ore e venti minuti. Sia il suo fidanzato che suo padre la supportarono.

Dopo la maratona, la Switzer si impegnò attivamente per fare in modo che altre donne poterono partecipare alle gare di corsa, in vari paesi del mondo. Lei partecipò a una trentina di competizioni, e con la crescita del suo movimento, la maratona femminile diventò una specialità olimpica nel 1984. Nel 2017, per festeggiare i cinquant’anni dalla sua “impresa”, partecipò ancora una volta alla maratona di Boston, sempre con il numero 261, che gli organizzatori, in suo onore, hanno deciso poi di togliere dalle successive competizioni.

Tuttavia, sembra che lei non fu la prima donna a terminare una corsa: nel 1966, Bobbi Gibb partecipò anche lei alla maratona di Boston, indossando gli abiti del fratello, e riuscì a completare il percorso in tre ore, ventuno minuti e quaranta secondi.