Furono i primi paleontologi: chi sono stati i pionieri di questa disciplina? Per cosa sono noti?

Furono i primi paleontologi: chi sono stati i pionieri di questa disciplina? Per cosa sono noti?

Ottobre 7, 2023 Off Di Claudia

La paleontologia, ovvero la scienza che studia gli essi che sono vissuti in ere geologiche, è nata tra il XVII (di pari passo con l’Illuminismo) e il XVIII (ma è possibile datarla anche secoli prima), in seguito a dei ritrovamenti di fossili, e come ogni scienza ha avuto dei fondatori e dei pionieri. Ma chi fu il primo di essi? E cosa si sa di loro e dei loro studi?

Leonardo da Vinci

Sembra il primo paleontologo della storia fu proprio Leonardo da Vinci. Egli, infatti, in alcuni suoi appunti non pubblicati, trattò di fossili di antiche conchiglie marine, chiedendosi perché queste fossero pietrificate e lui risposte interpretando la natura biogenica di questi molluschi.

Senza saperlo, ava stabilito una continuità tra quelli che sono due rami principali della paleontologia, l’ossia l’icnologia e la paleontologia dei corpi di organismi fossili. Tutte queste considerazioni di Leonardo sono incredibilmente moderne non solo rispetto ai suoi contemporanei, ma anche nel XIX secolo. Per questo, oltre ad artista e naturalista, lo si può ritenere il padre delle due branche della paleontologia appena citate.

Altri paleontologi noti

Dopo da Vinci, tra i primi paleontologi della storia vi è anche sir Richard Owen (1804-1892), e sembra che sia stato lui a coniare il termine “dinosauro”, in quanto fu il primo a classificarli. Il primo fossile di dinosauro da lui trovato e descritto fu un sauro che visse nella zona del Dorset, nell’area ora nota come Jurrasic Coast. Questo esemplare sembra risalisse a 193 milioni di anni e apparteneva al genere degli Scelidosaurus. Tuttavia, lo studioso inglese lo descrisse solo superficialmente.

Come in ogni branca, anche in questa non mancarono delle contestazioni e rivalità, come quella sorta tra questo paleontologo e Gideon Mantell (1790-1852), che trovò i primi resti di Iguanodon, un dinosauro erbivoro. Tra i resti che Mantello ritrovò, vi era uno strano osso a punta che, secondo lui, era un corno simile a quelle delle iguane. Owen su questo punto lo attaccò perché secondo lui quel corno poteva indicare che l’Iguanodon fosse un incrocio tra un rettile e rinoceronte. Egli non aveva del tutto torto, ma Mantell ribatté che quello poteva anche essere un artiglio della mano del dinosauro.

Un’altra guerra delle ossa si tenne tra Othniel Charles Marsh (1831-1899) ed Edward Drinker Cope (1840-1897), due tra i più grandi scopritori di resti di dinosauro, di origine statunitense. Nel 1887, i due cominciarono a fare una sorta di gara a chi rinveniva più ossa, senza mancare gli agenti che infiltravano nei loro campi. Teatro di tale contesa fu il grande Ovest americano, in particolare il sito di Como Bluff, ritenuto un vero e proprio cimitero di dinosauri.

Da citare è anche un altro paleontologo americano, Barnum Brown (1873-1963), diventato famoso per aver estratto dalla roccia il primo scheletro di Tyrannosaurus rex. Brown lavorò in particolare nella Formazione Hell Creek, una zona molto calda del Montana, ambiente in cui non fu affatto facile lavorare. Una curiosità su di esso è che anche Walt Disney lo consultò nel 1941, per realizzare la sequenza preistorica nel film Fantasia.