Gli elementi di un’assicurazione professionale

Gli elementi di un’assicurazione professionale

Luglio 20, 2020 0 Di Claudio

Per i professionisti, come medici, architetti o Agenti in attività finanziaria, ad esempio, è obbligatorio stipulare una polizza RC professionale, come previsto dal decreto 22 settembre 2016 del Ministero della giustizia.

La polizza permette di avere un’adeguata assicurazione, a copertura di eventuali danni provocati dal professionista al cliente, ivi compresa la perdita di documenti.

Cosa deve coprire una polizza professionale

Una polizza Rc professionale deve coprire innanzitutto, tutte le responsabilità professionali previste per legge fino ad un certo massimale fissato in base alla tipologia di danno, ad esempio un danno materiale, diretto, una perdita patrimoniale, un’interruzione dell’attività, e del volume d’affari.

La stipula obbligatoria di una Rc professionale per i liberi professionisti presenti nell’elenco professioni con obbligo RC professionale, garantisce la copertura dai seguenti colpe:

  • danni e responsabilità, nello specifico da danni patrimoniali, responsabilità civile contrattuale, colpa grave e lieve, violazioni della privacy, colpe dei dipendenti o collaboratori, sanzioni fiscali erogate ai clienti per errori o omissioni del professionista, costi e spese legali, conduzione dello studio, retroattività della copertura della polizza assicurativa, la perdita di documenti e da diffamazione e ingiuria.

Da considerare per stipulare la polizza, tutte le garanzie inserite nel contratto, quelle che poi coprono effettivamente il professionista per i danni che può arrecare a terzi.

Altra cosa importante da vedere, prima di stipulare la polizza, se è presente la clausola colpa grave, ossia, la copertura del danno nel caso in cui dovesse paventarsi un danno al cliente per negligenza, imperizia, imprudenza o inosservanza delle leggi, dei regolamenti e degli ordini pubblici da parte del professionista.

Parte integrante della polizza è la Franchigia contenuta, ossia, di quella parte di somma che in caso di sinistro rimane di competenza del professionista. Nella maggior parte dei casi le franchigie variano dalle 500 alle 1000 euro, e per il professionista un franchigia bassa vuol dire essere coperto anche a partire da somme più basse in caso di necessità.

Cosa considerare per scegliere la giusta assicurazione

Le principali caratteristiche su cui puntare per scegliere un’assicurazione professionale possiamo riassumerle così:

  • Rischi coperti e Rischi esclusi: vale a dire i casi in cui la polizza opera oppure non opera.
  • La colpa grave: l’accadimento più rischioso, anche a livello economico, in termini di entità del danno.
  • La franchigia: ogni polizza può prevedere che per ogni evento esista una parte che il professionista dovrà in ogni caso pagare a proprie spese. Bene sapere che esistono anche polizze a franchigia zero.
  • Il massimale: è la cifra che la compagnia si impegna a rimborsare ed è proporzionato all’entità del danno. Dipende anche dall’attività professionale considerata, basti pensare a quanto alto più essere il massimale nel caso di un chirurgo.
  • Periodo assicurato, retroattività e garanzia postuma: in linea di massima, le polizze garantiscono i risarcimenti durante il periodo di copertura, anche per danni provocati nel passato, prevedendo un periodo massimo di retroattività. La garanzia postuma è una tutela aggiuntiva in cui l’assicurazione si impegna a coprire gli ex assicurati per un certo numero di anni anche dopo aver cessato l’attività.
  • Deducibilità: il costo per RC Professionale è deducibile nella determinazione del reddito di lavoro autonomo, come disposto all’art.54 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR – Testo Unico Imposte sui Redditi) che regolarizza la determinazione del reddito di lavoro autonomo.

Infine, il premio: impossibile stabilire prezzi generici, poiché l’analisi delle polizze va svolta con attenzione sulla personalizzazione dell’offerta, al fine di valutare un prezzo.