Cavagrande Sicilia: che cosa c’è da vedere in questa riserva? Quando è meglio visitarla?

Cavagrande Sicilia: che cosa c’è da vedere in questa riserva? Quando è meglio visitarla?

Settembre 17, 2021 0 Di Arianna

Cavagrande è una riserva naturale della Sicilia, situata nel Cassibile in provincia di Siracusa.

Si trova precisamente tra Avola e Siracusa, ed è un’area protetta gestita dal Demanio della regione Sicilia.

Il suo scopo è quello di preservare le ricchezze della regione a livello naturalistico e paesaggistico. Al suo interno, infatti, racchiude diverse specie vegetali e animali, tipici della regione.

In quest’area vi è anche un enorme patrimonio archeologico, in quanto vi è la presenza di tombe e reperti che testimoniano come la zona sia stata abitata per millenni prima di essere abbandonata.

Riserva naturale Cavagrande in Sicilia: perché si chiama così e come è fatta.

La riserva naturale comprende 2700 ettari, ed è attraversata dal fiume Cassibile, che si dimostra una risorsa preziosa per la sopravvivenza di flora e fauna della zona.

Il nome Cavagrande lo deve proprio al fiume Cassibile che la attraversa completamente, e che nel corso dei secoli ha scavato gole e canyon in tutta la riserva naturale, facendole prendere le sembianze di un’enorme cava.

Il resto del territorio è bagnato da laghetti, chiamati laghetti di Avola, e sono molto amati dai turisti durante la stagione calda.

In questa riserva naturale vi sono più di 34 specie diverse di orchidee tropicali selvatiche, e più di 30 specie diverse di piante e fiori. Per quanto riguarda la fauna, invece, in questa zona si sono stanziate lucertole, volpi, ricci, e caprette selvatiche.

Cavagrande Sicilia: quando visitarla

È consigliabile visitare questa riserva naturale durante la stagione calda, ovvero da metà primavera fino a fine estate.

Qui, infatti, vi sono numerosi laghetti che sono delle vere e proprie oasi nell’entroterra. Grazie a queste si può trovare sollievo quando il clima è troppo caldo, e divertirsi proprio come si farebbe al mare.

Inoltre, in questo periodo è più piacevole stare all’aria aperta, con il vantaggio di non disturbare la fauna selvatica che in inverno sarebbe, invece, in letargo.

Cosa vedere a Cavagrande

Chi visita questo paradiso naturale, oltre alla flora e fauna locale, può ammirare i numerosi reperti archeologici e antropologici.

Gli appassionati possono recarsi al complesso rupestre di Dieri, e ammirare preziose testimonianze storiche dei primi stanziamenti umani nel luogo.

Vi è poi la necropoli, da visitare con l’aiuto di una guida.

La grotta dei Briganti è sicuramente un’altra meta obbligata di questa stupenda riserva naturale.

Infine, vi sono il Belvedere di Cavagranda, e i numerosi canyon profondi fino a 250 metri.

Gli appassionati possono approfittare del bel tempo anche per fare lunghe escursioni in mezzo alla natura.