Procuratori dello Stato: come si diventa tali? Di cosa si occupano e quanto guadagnano?

Procuratori dello Stato: come si diventa tali? Di cosa si occupano e quanto guadagnano?

Aprile 21, 2022 0 Di Arianna

I Procuratori dello Stato sono figure professionali iscritte all’albo. Interviene ogni qualvolta venga accertata dalle autorità la presenza di un reato. Il procuratore, infatti, valuta la persistenza o meno dello stesso, e valuta gli elementi a sua disposizione frutto delle indagini di autorità. Se ritiene che il reato sussiste, formula un’ accusa.

Il procuratore dello Stato guadagna in media 75.000€ lordi all’anno.

Per poter diventare procuratore, bisogna affrontare un concorso e una graduatoria, oltre che avere requisiti ben specifici come una Laurea in Giurisprudenza.

Il procuratore di Stato ha il compito di rappresentare le amministrazioni statali in un processo, e di formulare l’accusa prima di un processo, nonché di gestirlo e redigere i documenti legati ad esso.

Tale figura è in grado di gestire in autonomia il processo, e ha la facoltà di comunicare con i singoli partecipanti al processo e col tribunale stesso.

Procuratori dello stato: funzioni

Il procuratore è una figura professionale esperta in diritto processuale.

Ha la responsabilità di rappresentare lo stato in un processo, nonché della comunicazione e gestione dello stesso.

Inoltre, il procuratore di Stato redige autonomamente tutti i documenti che riguardano la comunicazione tra tribunale e singolo.

All’interno di un processo svolge la funzione di avvocato di Stato, e gli vengono affidati i compiti di consulenza giuridica, e di difesa delle Amministrazioni di Stato.

I casi di cui si occupa sono legati al diritto penale, processuale, e amministrativo.

Percorso e requisiti per diventare Procuratore dello Stato

Il Procuratore dello stato è una figura giuridica, e come tale conosce il diritto. Per poter accedere ai concorsi, infatti, deve aver conseguito la Laurea Specialistica in giurisprudenza.

Si richiede, inoltre, che il candidato non sia pregiudicato, e che abbia la residenza e cittadinanza italiana.

I candidati ai concorsi per diventare procuratore, devono sostenere due prove: una scritta e una orale.

La prova orale prevede domande sul diritto costituzionale, comunitario e tributario. Inoltre, il candidato viene messo alla prova su elementi di informatica giuridica e su elementi di diritto del lavoro.

Ulteriori domande vengono fatte sul diritto privato e processuale civile.

Infine, è essenziale conoscere il diritto penale, il diritto internazionale privato, e quello amministrativo e processuale.

Gli stessi argomenti vengono riproposti nella prova scritta, dove si dovrà dimostrare di sapere redigere atti in merito.

Terminate le prove, verranno valutati i risultati con eventuali esperienze lavorative pregresse significative per la posizione di procuratore.

Il candidato, dovrà quindi affrontare una graduatoria.