Articolo 192 CdS: ecco gli obblighi dei conducenti verso gli ufficiali

Articolo 192 CdS: ecco gli obblighi dei conducenti verso gli ufficiali

Aprile 19, 2023 Off Di Claudia

Un conducente di un veicolo deve sapere anche come comportarsi nel caso che vengo fermato da polizia o altri ufficiali per strada, ed è nell’articolo 192 del Codice della Strada che si possono trovare gli obblighi dei guidatori in casi di questo genere. Ma cosa bisogna fare?

Cosa fare verso gli ufficiali

Secondo il suddetto articolo, chi circola per la strada è tenuto a fermarsi su invito di ufficiali, agenti o altri funzionari che operano sulla strada, quando questi sono in uniforme ed esibiscono il distintivo. Sempre su richiesta dei funzionari, i conducenti devono esibire la patente e i documenti di circolazione, e ogni altro documento che si deve avere in possesso per la circolazione.

Questi ufficiali, a loro volta, possono ispezionare il veicolo, per assicurarsi che tutte le regole siano osservatore, ordinare di arrestarsi, in vai casi, come una scarsa illuminazione o dei difetti ai veicolo che possono mettere in pericolo la sua incolumità, soprattutto se sono provvisti di mezzi antisdrucciolevoli. La polizia, poi, può usare anche diversi mezzi per fare queste ispezioni, a seconda delle circostanze, in base sempre ai decreti del Ministero dell’Interno e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e della giustizia.

Eventuali sanzioni

I guidatori sono tenuti a fermarsi quando viene loro intimato dagli ufficiali, ed in caso contrario sono soggetti a multe che vanno da 87 a 344 euro. Se si ostacolano i controlli della polizia, quando il fatto non costituisce reato, tali multe possono aumentare da 1362 a 5456 euro.

Le sanzioni amministrative, ed eventuali arresti o revoche della patente, sono stabilite in altri articoli. Ad esempio, se si circola senza i documenti, ma multa può partire dai 41 ai 168 euro, mentre chi guida sotto effetto di droghe, o alcool, oltre ad una sanzione salata (che va da 1500 a 6000 euro), può anche essere soggetto a reclusione, da sei mesi ad un anno. Questo genere di sanzione può includere, ovviamente, anche la revoca della patente, ed anche per altri comportamenti scorretti, come il contrastare il fermo degli ufficiali.

Ci sono casi, poi, in cui le multe possono essere condivisi con dei terzi. Ad esempio, se il guidatore non è il titolare del veicolo, può essere il proprietario di quest’ultimo, che abbia dato il suo consenso o no al conducente per guidarlo, a dover pagare delle sanzioni.