Quali pietre vengono usate in oreficeria?

Quali pietre vengono usate in oreficeria?

Agosto 29, 2022 0 Di Claudio

Come tutti sanno , in gioielleria vengono utilizzati due tipi di materia prima per realizzare i pezzi: metallo e pietre. Le pietre naturali sono cristalli minerali, dai quali, attraverso un processo di intaglio e lucidatura, si ottengono le pietre preziose utilizzate nell’elaborazione di gioielli fatti a mano.

Le pietre naturali sono disponibili in una vasta gamma di colori, stili e forme, il che offre un grande vantaggio quando si creano gioielli personalizzati. L’uso di pietre preziose per la creazione di gioielli con pietre naturali è diventato una tendenza sempre più diffusa, poiché non solo porta un valore differenziale al marchio, ma dà anche origine ad accessori personali carichi di raffinatezza e significato.

Cos’è una gemma?

Ci sono diverse migliaia di minerali conosciuti in natura, ma di tutti meno di 100 sono considerati di qualità gemmologica. Affinché un minerale possa essere considerato una gemma, deve possedere due requisiti: bellezza e durezza.

  • La bellezza di una gemma è determinata in base alla sua chiarezza, luminosità e colore.
  • La durezza si basa su una scala chiamata scala di Mohs, con 10 che è la durezza massima (è la durezza del diamante). Affinché un minerale abbia qualità gemmologica, deve avere una durezza superiore a 6, anche se l’ideale è 7 o più (questa è la durezza del quarzo).

Se soddisfa entrambe le qualità, il minerale sarà considerato di qualità gemmologica e sottoposto alle diverse tecniche di incassatura pietre preziose e gioielli.

Quanto vale una gemma?

Il valore economico di una gemma sarà determinato dalla sua bellezza e rarità. Di solito, più bella e rara è una gemma, maggiore è il suo valore, ma non è sempre così.

Esistono gemme molto belle e rare che sono molto sconosciute e quindi non raggiungono prezzi così alti sul mercato come altre gemme, come il diamante, molto apprezzate, ma che in realtà non sono così rare.

Oltre alla bellezza e alla rarità, il prezzo è influenzato anche da altri fattori, come ad esempio le sue dimensioni. Ovviamente, maggiore è la dimensione, maggiore è il valore economico della gemma, purché si parli di pietre della stessa qualità. La dimensione delle gemme è espressa in carati (ct) e un carato è di 0,2 g. A pari qualità, una pietra da 1 c sarà sempre (molto) più costosa di due pietre da 0,5 carati.

Il prezzo delle gemme è solitamente espresso in carati. Pertanto, un quarzo rutilato può costare € 2 / ct, mentre un diamante costerà € 600 / ct se è piccolo, e molto di più se è grande.

La classificazione delle gemme

La classificazione delle gemme è sempre stata oggetto di controversie, poiché ci sono così tanti tipi, e così tanta variabilità all’interno di ciascuna categoria, che è molto difficile stabilire una classificazione che soddisfi tutti gli esperti.

Tradizionalmente, le gemme sono sempre state classificate in due grandi categorie: preziose e semi-preziose. Tuttavia, la definizione di “pietre preziose” è variata notevolmente nel corso della storia. Precedentemente, alcune gemme come l’opale, le perle o l’ametista erano considerate preziose. Tuttavia, a metà del XIX secolo furono scoperti grandi depositi di ametista in Brasile e Uruguay, e questo causò la riclassificazione delle gemme, iniziando a utilizzare la classificazione più conosciuta oggi.

Secondo questa classificazione, le cosiddette pietre preziose sono solo quattro:

  • Il diamante
  • Zaffiro
  • Rubino
  • Lo smeraldo

Tutte le altre gemme, indipendentemente dalla loro rarità, bellezza o valore economico, sono raggruppate nella categoria “semi-preziose”.

Tuttavia, oggi questa classificazione è solitamente considerata vecchia e obsoleta, poiché all’interno della categoria di “semi-preziose” vi sarebbero gemme molto apprezzate che possono raggiungere prezzi molto più alti delle cosiddetti “preziose” a causa della loro rarità, come acquamarina, tanzanite o alessandrite.

Allo stesso modo, ci sono innumerevoli “pietre preziose” sul mercato (cioè diamanti, smeraldi, zaffiri e rubini) che, sebbene vere e naturali, hanno un valore trascurabile perché la loro qualità gemmologica è molto bassa, solitamente perché sono opache anziché trasparenti.

Per questi motivi, ci sono altri sistemi di classificazione delle gemme, che le dividono in grandi gruppi:

  • Diamanti e pietre colorate
  • Pietre naturali, sintetiche e imitazioni
  • Gemme organiche (corallo, perla, ambra…) e inorganiche (quasi tutte le altre).
  • Classificazioni in base alla loro composizione chimica

Infine, le pietre in oreficeria possono essere sottoposte a diversi trattamenti di rivestimento, per accentuarne il colore o aumentarne il livello di protezione. Le pietre trattate sono ancora naturali, ma il trattamento a cui sono state sottoposte deve essere sempre specificato.