Pensione minima: a quanto può ammontare? Chi la può richiedere e quando?

Pensione minima: a quanto può ammontare? Chi la può richiedere e quando?

Giugno 3, 2021 0 Di Arianna

Se non vedi l’ora di andare in pensione, oppure ci sei appena arrivato ma prendi una cifra che non ti permette di vivere in modo dignitoso, probabilmente, ti farà piacere scoprire tutto ciò che riguarda la pensione minima.

La pensione minima è quella particolare integrazione riconosciuta a chi di fatto ha già raggiunto l’età pensionabile, e aver maturato abbastanza contributi da aver raggiunto almeno la quota necessaria per la “pensione anticipata”. Questa integrazione, infatti, è destinata a coloro che ricevono una pensione più bassa dei valori indicati dalla legge, e che quindi non possono mantenersi con la sola pensione.

Viene chiamata pensione minima, proprio perché permette alla quota della pensione di arrivare ai valori “minimi” di legge. Viene chiamata anche trattamento minimo INPS.

Pensione Minima: di cosa si tratta e chi la può ricevere

La pensione minima è disciplinata dalla legge numero 638/1983 articolo 6. La legge garantisce ad ogni individuo che ha raggiunto l’età pensionabile un valore minimo di contributi sufficienti a garantire una vita dignitosa. La vita dignitosa è da intendersi almeno per garantire la soddisfazione dei bisogni primari.

Si tratta quindi di un assegno integrativo della pensione, che ha lo scopo di migliorare la qualità di vita di un individuo pensionato che altrimenti non riuscirebbe a sopravvivere autonomamente.

La pensione minima è riconosciuta dall’INPS (istituto Nazionale Previdenza Sociale), ed è proprio a questo ente che deve essere presentata la domanda. L’erogazione dell’integrazione, infatti, non viene effettuata in automatico, e se il pensionato non presenta la documentazione, rischia di dover provvedere ai suoi bisogni primari con un assegno pensionistico al di sotto dei limiti di legge.

Questo contributo pensionistico può essere ottenuto solo in caso di soddisfazione di alcuni requisiti ben specifici, quali:

  • il richiedente non deve avere altri redditi IRPEF: pensioni di guerra, pensioni di invalidità, rendite inail, trattamenti di famiglia;
  • l’individuo pensionato deve avere un reddito ISEE minore di 9360€;
  • il patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, deve essere inferiore a 30 mila euro;
  • non bisogna aver acquistato un’auto o un immobile nei sei mesi antecedenti alla richiesta di integrazione minima.

Da notare che il reddito Isee preso in considerazione è quello dell’intero nucleo famigliare, e non soltanto dell’individuo.

A quanto ammonta il trattamento minimo INPS?

La pensione minima raggiunge un valore massimo di circa 515€. La quota varia in base al reddito annuo. Precisamente l’individuo avrà diritto ad una pensione “piena” se il reddito non supera i 6702,54€, e ad una pensione parziale se l’individuo ha un reddito annuo compreso tra i 6702,54€ e 13.405,08€.

Il valore della pensione del 2021 è di 515,58€ per chi può usufruire dell’integrazione piena.